“E VOI CHI DITE CHE IO SIA”
E' un bambino colui che andiamo a visitare in questa aurora invernale, lungo la strada che sale dalla Valassina fino alle pie- tre secolari di Agliate, ai prati vicino all'asilo, alla grotta che tutto l'universo attende. E’ un bambino che andiamo a trovare, portandoci dietro i nostri stracci, la nostra grandezza, la nostra domanda, la nostra speranza. Un bambino inerme, esposto ai rigori dell'inverno, appeso alle braccia di sua mamma. Un bambino piccolo, in un piccolo paese, in mezzo a uomini piccoli come noi.
Inerme creatura che nasce, eternamente, continuamente. Che nasce ora.
E niente può impedire che nasca, da quando una giovane donna ha pronunciato il suo assenso ali'angelo che le portò l'annuncio: "Fiat".
E' uno sguardo di bambino quello che ora ci interroga: chi siete venuti a trovare in questo crepuscolo del giorno che inizia?
"Chi dite che io sia?"
Noi che lo conosciamo, che lo abbiamo visto all'opera, che lo abbiamo sentito parlare, che abbiamo mangiato con lui, che lo abbiamo visto patire sulla croce, che abbiamo infilato le nostra dita nella ferita ancora aperta sul suo corpo di risorto...
E noi che ce lo siamo scordato, che pensavamo di aver chiuso con Lui, che Lo abbiamo sepolto sotto tonnellate di terra.. .
"Chi dite che io sia?"
Ancora e sempre raggiunti dal suo sguardo, dalla sua domanda:
"Chi dite che io sia?"
Se ancora questa domanda ci fa sussultare, allora vuol dire che non se n'è andato, che ancora nasce, che ancora è qui.
"Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: "La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?". Risposero: 'Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti". Disse loro: "Voi chi dite che io sia?". Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo. il Figlio del Dio vivente. E Gesù: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”:
(Mt. 16, 13 -19)
"Beato te Simone" ... beato te Enzo, beato te Carlo, beata te Maria....
Beati noi, percossi, toccati, colpiti, così da percuotere, toccare, colpire il mondo, il tempo, lo spazio. Beati noi che l'inerme bambino non lascia tranquilli. Perché quel bambino è Dio.