“UNA PRESENZA CHE SALVA IL MONDO”
In occasione del XVII centenario dell'Editto di Costantino vogliamo mettere al centro della sacra rappresentazione la libertà religiosa, perciò quest’anno il percorso del Presepe Vivente inizia sul piazzale antistante la basilica di Agliate, con la riproduzione del portico delle colonne di S.Lorenzo, e la raffigurazione dell’accordo tra l’imperatore Costantino e il suo collega Licinio, avvenuto a Milano nel 313 d.C.: accordo nel quale si dava piena libertà a tutti i cittadini dell’impero, e soprattutto ai cristiani, di seguire la propria religione senza costrizione o limitazione alcuna.
CELEBRAZIONE DEL 1700° ANNIVERSARIO DELL’EDITTO DI MILANO
Arcidiocesi di Belgrado
La Celebrazione del 1700° anniversario dell’Editto di Milano mette in primo piano la libertà religiosa come un bene da custodire
e vivere, personalmente e socialmente, nella nostre società plurali. Un bene che esige l’impegno da parte di tutti, di ogni uomo e
di ogni donna in quanto chiamati a ricercare la verità e ad aderirvi. In questo svolgono un ruolo di primo piano i cosiddetti corpi
intermedi – a partire dalla famiglia –, nei quali si realizza efficacemente la possibilità di integrazione tra le diverse etnie, culture
e religioni. Esiste, infatti, un vasto ambito di lavoro in cui uomini e donne impegnano la loro responsabilità personale nell’ambito
sociale di loro competenza. Penso alle scuole, alle diverse forme di associazionismo, alle parrocchie e comunità religiose, ai
quartieri… A tutta quella trama di rapporti che costituisce la ricchezza della società civile. La libertà religiosa, infine, deve
essere tutelata dalle autorità legittimamente costituite nel rispetto di un ordine sociale giusto.
E tutto questo va vissuto nel presente. Perciò commemorare il cosiddetto Editto di Milano vuol dire affrontare la prova della
crisi economica che tocca in maniera pesante anche queste terre generando nuove forme di povertà.
A questo gravoso compito i cristiani non vogliono far mancare il loro contributo. La memoria dell’imperatore Costantino,
così legata alla Vostra città, sia per noi occasione di rinnovato impegno in favore della libertà religiosa. Grazie.".
Saluto di S.E.R. Card. Angelo Scola al Sindaco di Niš
20 settembre 2013
La fede religiosa, ogni fede religiosa, in quanto espressione del desiderio di Dio, è fonte di unità tra gli uomini, non di conflitto
e di divisione. Solo quando prende il sopravvento l’ideologia, solo quando si abbandona il primato di Dio, allora gli uomini si
separano progressivamente. Il 17°centenario del cosiddetto “Editto di Milano” dice a tutti noi che la libertà religiosa è garanzia
di pace e di nuova civiltà in ogni società plurale.
A tutti noi il compito di riconoscere e vivere in prima persona il valore della libertà. Essa è certamente condizione indispensabile
per il maturare della persona, ma la libertà non è tale se non in funzione dell’edificazione di una società dal volto umano, di una
comunità umana che ricerchi continuamente la vita buona. Non lasciamoci ingannare dalle sirene di una libertà individuali-
sticamente concepita, purtroppo assai diffusa in Occidente.
Omelia di S.E.R. Card. Angelo Scola
Nis, 21 settembre 2013 Stadio CAIR