“IO SONO CON VOI”
Il Presepio Vivente è l’espressione semplice e bella della tradizione del popolo cristiano e della Chiesa tutta.
Una consegna storica che ci è stata fatta e che, ancora oggi, con questo Presepio,
intendiamo offrire a tutti.
Siamo qui per vedere o ri-vedere, meditare e ri-considerare, il mistero di salvezza
offerto all’uomo: un Dio bambino, fattosi uomo, che con la sua umanità investe l’umanità
di tutti, sostenendola nel cammino verso il suo destino. L’uomo non è più solo: un grande
compagno di viaggio lo potrà accompagnare, a patto che la sua libertà Lo accetti e si
coinvolga con Lui.
Un’attenzione però dobbiamo avere: capire bene cosa è tradizione, secondo l’Insegnamento di Papa Benedetto XVI:
«La Tradizione non è trasmissione di cose o di parole, una collezione di cose morte.
La Tradizione è il fiume vivo che ci collega alle origini, il fiume vivo nel quale sempre le
origini sono presenti. Il grande fiume che ci conduce al porto dell’eternità. Ed essendo
così, in questo fiume vivo si realizza sempre di nuovo
la parola del Signore: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”
(Mt 28,20)».
Benedetto XVI, udienza del 26/04/2006
Come ogni anno il Presepio inizia con una rappresentazione tematica particolare, che
vuole sottolineare un argomento di rilevanza attuale, scelto da quanti collaborano alla
sua realizzazione. Quest’ anno, nella prima scena, davanti alla Basilica, viene raccontata
la storia di Don Bosco, di cui è prossimo nel 2015, il bicentenario della nascita.
Come si sa Don Bosco è stato grande nella sua vocazione di risposta a Cristo,
soprattutto nel campo delle opere educative. Ha saputo incontrare i giovani ai margini
delle periferie, li ha richiamati a una umanità ricca del sorriso di Cristo, li ha coinvolti nel
gioco e nella condivisione dell’esperienza di fede. Ha dato loro un’istruzione, favorendo
l’istituirsi delle scuole di formazione professionale. Ha creato solidi legami con il mondo del
lavoro dove inserire i suoi ragazzi. Ha dato vita agli Oratori, esperienza educativa ben
presente nella nostra diocesi, e ha rilanciato lo spirito missionario inviando i suoi Salesiani
in ogni continente.
Si tratta di questioni tuttora di grande attualità, in un contesto in cui si tende a dimenticare l’essenziale contributo che le opere sociali ed educative cristiane continuano a proporre e
garantire, pur in mezzo a mille difficoltà.
Il Presepio vivente prosegue poi con le scene tratte dalle pagine del vangelo e della
tradizione: l’ Annunciazione, il Censimento, Erode e la strage dei bambini, l’accampamento
arabo, il villaggio dei lavori e delle arti, il mercato, i pastori che vegliano, i greggi, i Magi,
e la grotta con il Bambino.